La 82^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si é da poco conclusa ed é tempo di tirare le somme.
Organizzata dalla Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera, la Mostra si é svolta al Lido di Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2025 con il consueto proposito di favorire la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria, in uno spirito di libertà e di dialogo.
Quest’anno la novità é stata la valorizzazione di operazioni di restauro di film classici per contribuire a una migliore conoscenza della storia del cinema da parte dei giovani mentre sul red carpet si sono susseguiti completi audaci e tocchi glamour con le dive pronte a regalare fascino ed eleganza.
A ciò si sono aggiunti tailleur rivisitati, completi colorati e scelte fuori dagli schemi che hanno dimostrato come anche il menswear può diventare spettacolare quanto le grandi creazioni femminili in un mix sorprendente di eleganza e personalità.
Ospiti e madrina
L'attrice Emanuela Fanelli con la sua perfetta intelligenza scenica ha fatto da madrina nelle cerimonie di apertura e chiusura. L’attrice ha scelto di indossare un abito di Giorgio Armani sia nella serata inaugurale che in occasione della chiusura, rendendo così omaggio a uno dei più grandi protagonisti della moda italiana recentemente scomparso.
Noikika consiglia: se ti é piaciuto l’abito di Emanuela Fanelli ecco l’abito corto a balze nero in chiffon, pensato per chi ama il genere ma preferisce gli abiti corti. Il suo scollo a V, la gonna a balze vaporose e le maniche a campana donano all’abito un movimento etereo e sofisticato.
Alba Parietti, da sempre icona di femminilità e forte personalità, sul tappeto rosso veneziano si è mostrata fiera, luminosa e piena di fascino. Ha sfilato con un total black intramontabile, reso unico da maxi paillettes luminose, da un sensuale spacco laterale, da uno scollo a V frontale e un raffinato incrocio sulla schiena.
Noikika consiglia: se ti é piaciuto l’abito di Alba Parietti ecco per te l’abito sirena glitter con stringatura di colore nero. Il taglio aderente ed il fondo svasato creano una silhouette sofisticata mentre lo scollo profondo, velato dal tulle, conferisce un tocco di mistero.
Infine non poteva mancare “il sorriso più bello del cinema” per celebrare la moda italiana. Julia Roberts incanta il Festival di Venezia sfoggiando un vestito aderente in crêpe de chine blu navy, caratterizzato da un motivo damier ricamato a mano con filo di seta nero.
Noikika consiglia: lo stile elegante e sobrio di Julia Roberts richiama l’abito transformer in tulle nero, in cui le due fasce in vita permettono infinite combinazioni di styling rendendolo un capo versatile ed esclusivo.
Premi, cerimonia di premiazione e assegnazione del Leone d’Oro
Per il nono anno viene assegnato il premio di € 5.000 al miglior film in post-produzione. Infatti la Giuria del Premio La Biennale di Venezia, composta quest’anno da Fatih Abay (European Film Academy), Nathalie Jeung (Kinology) e Claudio Rapino (Maestro Distribution) ha premiato il film THE STATION (AL MAHATTAH) di Sara Ishaq (Yemen, Giordania, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Qatar) con lo scopo di fornire un aiuto concreto al completamento dei film provenienti dall’Africa, Giordania, Iraq, Libano, Palestina, Siria e Yemen.
Nella sezione Orizzonti il premio come miglior attrice é andato a Benedetta Porcaroli (nota per aver interpretato Concetta nella serie Il Gattopardo edita da Netflix), il premio per la miglior sceneggiatura è andato al film Hiedra della regista ecuadorena Ana Cristina Barragan mentre il premio per il miglior film restaurato è andato a Bashù, il piccolo straniero di Bahram Beyzaie.
Infine il Leone d’Oro come miglior film lo vince Father Mother Sister Brother.

Appendice: L’improvvisa scomparsa di Giorgio Armani avvenuta il 4 settembre scorso ha gettato nel più completo cordoglio tutto il mondo della moda e la stessa Biennale di Venezia.
Era il lontano 1975 quando il futuro “Re della Moda” dicendo “Io non sono né un couturier né un sarto ma mi sento uno che crea uno stile” coniò il termine stilista, da allora utilizzato per definire colui che progetta particolari stili di abbigliamento ed accessori.
Armani fu il primo a comprendere come i corpi degli uomini e delle donne non fossero più quelli di una volta, nonostante gli abiti continuassero ad essere pesanti ed ingombranti. Egli li svuotò, decostruì le giacche alleggerendo i pantaloni gettando le fondamenta per lo stile contemporaneo.
La Mostra di Venezia di quest’anno è stata l’ottava consecutiva che ha visto l’Armani beauty come main sponsor nonché la quinta per il Premio degli spettatori dedicato al miglior film della sezione Orizzonti Extra, oggi Venezia Spotlight.